Il Sindaco di Valstagna è stato intervistato da “Il Giornale di Vicenza” in merito all’Unione Montana e alla prospettiva del Comune Unico.
I Comuni della Valbrenta hanno trasferito le funzioni amministrative fondamentali all’Unione dei Comuni, ma secondo il sindaco di Valstagna, Carlo Perli, questo è un passaggio sì importante, ma non è abbastanza.
A partire, ad esempio, dalle constatazioni del Presidente dell’Ente Luca Ferazzoli, il quale, nell’ultimo Consiglio, ha evidenziato che qualche amministratore si muove ancora con una logica di campanilismo, piuttosto che in una logica di Comune.
Il sindaco di Valstagna sottolinea che sei sindaci diversi possono pensano differentemente, ma la logica comune, alla fine, prevale, soprattutto se si ritiene che il Comune Unico sia lo sbocco naturale dell’Unione attuale.
Entro il 2018 verrà fissato un referendum consultivo, in cui cittadini decideranno se unirsi o no: i sindaci attuali sono impegnati a fare informazione e campagne per il sì al Comune Unico; il referendum sarà consultivo e non sarà vincolante giuridicamente per la Regione Veneto, ma, probabilmente, lo sarà politicamente.
Anche se lo stesso sindaco di Valstagna evidenzia che il vero obiettivo sarebbe la Grande Bassano, una città metropolitana che possa uniformare e progettare il territorio in maniera uniforme.
Per questo, Perli porta l’esempio della Pedemontana, in cui la Valbrenta acquisirà e convoglierà la maggior parte del traffico, ma nessuno del territorio è stato convocato o sentito per quanto concerne progetti inerenti.
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