Sono solo due chilometri, ma innescano la polemica del giorno: stiamo parlando del tratto di pista ciclabile del Brenta, che andrà a fiancheggiare la sponda sinistra del fiume, subito a sud della passerella tra Solagna e Campese.
Si tratta di del tratto compreso tra il ristorante Il Tinello e l’istituto agrario a Pove: il percorso è un sentiero ombreggiato, frequentato da famiglie, da chi corre a piedi, dai bambini in gita, dagli anziani che approfittano della frescura che sale dal fiume, dell’ombra e delle panchine, per riposarsi in piena estate.
Tale tratto andrebbe asfaltato con una larghezza di circa tre metri, in modo da far passare la ciclabile.
Ragioni ci sono dalle due parti, ossia una che vuole entrare nel progetto ciclabile, da Monaco a Venezia tramite Bassano, e l’altra che vuole salvaguardare la peculiarità locale.
Una parte vuole la ciclabile, ma su un altro tragitto, mentre l’altra teme di perdere i finanziamenti; ancora, una parte ricorda che si tratta del primo sedime dell’antica strada imperiale postale del ‘700, che da Porta delle Grazie di Bassano si inoltrava nel Canal di Brenta: per questo non sarebbe il caso di snaturarla.
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