Il Comitato “Salviamo il sentiero del Brenta” ha presentato, lo scorso lunedì, la petizione per trovare un’alternativa sostenibile alla ciclopista del Brenta, al Consiglio dell’Unione Montana della Valbrenta.
5.400 persone hanno aderito alla raccolta firme: il comitato ha ribadito di non essere contrario alla ciclabile, ma insiste per trovare una soluzione nel tracciato per salvaguardare il tratto naturalistico non asfaltato, che centinaia di persone percorre a piedi ogni settimana.
Il problema come sappiamo non riguarda la volontà politica, ma il finanziamento stretto da parte della Comunità Europea.
Il Presidente Ferraioli ha accolto l’Invito del comitato per incontrarsi e lavorare insieme e ha dichiarato: “Una opportunità di confronto ed un incipit a lavorare insieme pur non essendo questa la sede per discutere della questione, è bene precisare che c’è la disponibilità ad aprire un ragionamento per trovare un’alternativa per un minore impatto ambientale, ma per quanto riguarda il resto, il bando prevedeva la conformità urbanistica che è stata individuata sin dal 2008, con un tracciato in destra e sinistra Brenta, con le forme partecipative previste”.
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