Furto nella casa di Enego subito da Diego Della Palma un bottino che si avvicina ai 50 mila euro
Ecco le sue dichiarazioni:
La vita riserva sempre nuove sorprese. Questa non me l’aspettavo, ma tant’è’. E’ l’amaro post su Facebook con cui Diego dalla Palma – truccatore, scrittore, imprenditore e personaggio televisivo – denuncia di aver subito nella notte di venerdì un furto nella sua villa a Enego nel vicentino.
“La refurtiva ammonta a 30mila, forse 40mila euro. Hanno portato via molti orologi e il computer” dice all’Adnkronos il capitano Adriano Fabio Castellari dei carabinieri di Bassano del Grappa che stanno indagando sulla vicenda.
Il bottino è di almeno 50 mila euro tra orologi di pregio, e dal grande valore affettivo, e 5 mila euro in contanti ma soprattutto il lavoro degli ultimi mesi, nei documenti e nel personal computer rubati
“Questi sono i resti della vetrata frantumata” mostra Diego dalla Palma nel filmato condiviso su Fb. “Di fronte a uno scempio della propria casa, della propria intimità, non si sa che cosa dire e quindi io non ho parole”, ma poi trova la forza e si rivolge direttamente ai ladri. “Sono convinto che non lo stiano facendo, ma se per caso mi stanno sentendo – aggiunge senza lasciarsi andare alla rabbia -, vorrei capire perché portare via documenti di lavoro, frutto di impegno mio e di professionisti, oltre agli oggetti che hanno un’importanza relativa. E’ un momento difficile, ma passerà anche questo”.
«Se essere derubati mi porta a capire e a sentire quanto la gente mi vuole bene, come è accaduto nelle ultime ore e ancora mi sta accadendo, allora venite pure tutti i giorni. Il male che fate non vincerà mai, indipendentemente dal fatto che vi mettiate a rubare a casa mia o in quella di un pensionato che sopravvive con la pensione minima. Perché, alla fine, l’unica cosa che vi resterà, sarà la vostra spicciola pochezza, ed è con quella che prima o poi vi toccherà fare i conti. Se aveste avuto bisogno di aiuto, vi sarebbe solo bastato chiedermelo. Cin cin, piccoli uomini. Prima o poi le forze dell’ordine vi prenderanno e io non vedo l’ora di stringervi la mano»
«Forse qualcuno pensa che derubare un persona ricca sia meno grave rispetto a un furto in casa di un operaio – spiega -. Beh, sbaglia: tutte le razzie di questo tipo, ti tolgono soprattutto una parte di Dna, strappandoti i ricordi, il riflesso degli affetti sinceri che abbiamo depositato negli oggetti cari, la sicurezza che affidiamo alla nostra casa. Nel primo colpo subito a Milano circa 15 anni fa, mi portarono via addirittura i capelli della mia amata madre. Con questo non ho più nulla di mio. Non sono più in possesso di un oggetto caro, me li hanno rubati tutti. Questo da una parte mi distrugge, dall’altra mi rende leggero, perché so di averli solo lasciati prima del tempo. Mi hanno sotterrato ancora una volta, ma ancora una volta hanno seminato un seme.
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