Valstagna e il rischio Melagon .
Sotto ci sono le grotte carsiche che sono collegate al bacino imbrifero dell’Oliero . Non un bacino qualsiasi fornisce l’acqua a Mezzo Veneto e anche all’Altopiano di Asiago. Tra l’altro nella catalogazione italiana è riserva nazionale in caso di calamità. Ma Ad Asiago nel 1998 contro il parere di esperti e periti si decise di trasformare la cava di Melagon da cui si ricavava marmo rosso e biancone in una discarica. Il Melagon si trova a Sasso che è l’unica frazione di Asiago e che è soprattutto pascolo bovino.
Ora c’è una cava riempita oltre misura per 28 metri di profondità, due metri sopra al fronte di cava, e sigillata per una durata di trent’anni. Ora Ne sono passati già 18 ne mancano 10. Il problema però è l’erosione dovuta al carsismo come dichiara il geologo Gianluigi Boccolon :” La cava fu riempita oltre misura per 28 metri di profondità, due metri sopra al fronte di cava, e sigillata per una durata di trent’anni. Ne sono passati già 18. È stato sottovalutato un forte fattore di rischio: il carsismo del territorio. Inoltre fu asportato lo spessore di 28 metri di calotta delle grotte epigee, in continuo sviluppo e molto presenti nell’area. Quando feci la prima indagine sulla campionatura di un piccolo fronte, riscontrai ben 15 aperture di grotta. La continua erosione provocata dal carsismo non si arresta mai e la staticità della discarica potrebbe essere seriamente compromessa da una minima oscillazione sismica. C’è il rischio crollo della calotta per il peso, visto che le precipitazioni hanno gonfiato il materiale a dismisura, e per il lavorio del carsismo dal basso. La discarica, insomma, poggia su carta velina e allora sì… addio Oliero e addio acqua potabile»
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