San Nazario e la battaglia della derivazione a Pian dei Zocchi.
Una lotta che dura da più di venti anni sostenuta dagli ambientalisti e dai pescatori oltre che dagli abitanti che temono che l’asporto d’acqua danneggi il bacino la flora e la fauna.
L Unione Montana ha rinunciato all’appello contro la sentenza dal Tribunale superiore delle acque di Roma, che ha dato il via libera alla realizzazione della derivazione idroelettrica, ma la rinuncia è tattica non una scelta di mollare il braccio di ferro infatti come dichiara il presidente dell’unione Luca Ferrazzoli : ” «Rinunciamo al ricorso, ma ci riserviamo di impugnare l’autorizzazione unica ambientale. Fino a questo momento abbiamo solo impugnato la concessione idraulica che però è solo il primo step nell’iter di approvazione e quindi di realizzazione effettiva dell’opera. Siccome il Tribunale delle acque, in sentenza ci ha detto che molte delle nostre censure si sarebbero dovute fare solo una volta emessa l’autorizzazione unica, ci conviene aspettare quella. Per questo nella delibera abbiamo solo deciso di aspettare e impugnare l’eventuale provvedimento successivo.
Allo stato dei fatti non c’è alcunvia libera, invito a non alimentare allarmismi, anche perché per la realizzazione della derivazione manca ancora pure la concessione edilizia. È una partita ancora lunga”.
Il progetto presentato dalla ditta Claudio Crestani e approvato
dalla Sezione Bacino idrografico Brenta Bacchiglione, della sezione di Vicenza, si prepara alla realizzazione di una centralina in località
Pian dei Zocchi, con concessione di derivare acqua per 30 anni
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