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La Conferenza Stampa del Comitato Salviamo il Sentiero del Brenta ” al Caffè dei Libri a Bassano

Conferenza stampa del Comitato ” Salviamo il Sentiero del Brenta ” al Caffè dei Libri a Bassano tenuta dalla presidente e portavoce del Comitato Elisabetta Foresta. Con i referenti delle associazioni Italia Nostra, FAI (Fondo Ambiente Italiano) e Ciclo Azione. Presente anche la sezione di Bassano del CAI, il Club Alpino Italiano, però come osservatore in quanto ha una propria visione parallela di critica al progetto e non aerisce direttamente al Comitato. Assenti ma coinvolti i rappresentanti del Grig: il Gruppo di intervento giuridico onlus, associazione ecologista .
Si tratta del progetto del prolungamento della Ciclopista del Brenta, da realizzare in tre stralci sul sedime dell’attuale sentiero naturalistico lungo il fiume tra Bassano-Pove e Campolongo-Valstagna.

carmine-abate-stefania-pontarollo-elisabetta-foresta-lettera-a-zaiaEcco le parole della portavoce del Comitato Elisabetta Foresta : ““La nostra – spiega la portavoce – è un’iniziativa sull’importanza di mantenere integro il sentiero, che è un patrimonio comune e un’opera d’arte della natura dal valore inestimabile. Le soluzioni alternative ci sono e potrebbero dare un valore aggiunto al percorso.” “Abbiamo promosso una raccolta firme – alla quale hanno risposto oltre 7500 cittadini, organizzato una passeggiata educativa con guida naturalistica e una passeggiata guidata a cui hanno preso parte più di 700 persone, lanciato un concorso fotografico. Ma le istituzioni non ci ascoltano. Parte quindi il nostro appello per richiamare l’attenzione.”
Sul fatto che il “l’anello del Brenta è un impianto sportivo a costo zero una pista naturale he ha un costo di gestione irrisorio e permette a tutti, 365 giorni all’anno, un’attività sportiva naturale, facile, economica, socializzante, consigliata da ogni medico e in un ambiente unico, rilassante, all’aria aperta, a contatto con la natura, fuori dai rumori e lontana dallo smog”.

Questo non sarbbe più possibile se venisse realizzata un’infrastruttura prevalentemente concepita per i cicloturisti che arrivano dal nord Europa e che attualmente si fermano a Piovega di Sotto, sulla sponda destra del Brenta in territorio di Enego. Il No del Comitaato è un no al percorso scelto non al concetto di ciclopista che potrebbe essere fatta in un percorso alternativo.

Carmine Abate della sezione di Bassano di Italia Nostra ha dichiarato : ” Sembra strano che un’associazione come la nostra sia contraria a una ciclopista. Dal ’96 ad oggi abbiamo portato oltre 15mila persone in bicicletta e promosso piste ciclabili. È un paradosso? No. Siamo favorevoli alle ciclopiste, ma non a realizzarle in luoghi che non siano compatibili.”
“Gli elementi che connotano il paesaggio lungo il sentiero sono unici – non solo per le aree umide ma per le condizioni fisiche e morfologiche di quel luogo. L’unicità dell’asta del fiume Brenta è davvero da spendere dal punto di vista promozionale. Con questo progetto 11 chilometri e mezzo di paesaggio verrebbero deturpati da un segno che nulla ha a che fare col sentiero.”.

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