Intervista al Presidente della Federazione Italiana Canoa e Kayak, oltre che vicepresidente del Coni, Luciano Buonfiglio, apparsa sul Giornale di Vicenza.
D. Un aggettivo per i ragazzi che sono saliti sul podio aglieuropei?
R. Bravi perché quando ci si misura a certi livelli non bastano le braccia. I nostri ragazzi infatti si sono distinti per maturità e comportamento esemplari.
D. Il futuro appare roseo?
R.Anche il presente è roseo e mi auguro si possa migliorare sempre di più. Abbiamo il dovere di sostenere tutte le società e creare le condizioni ottimali per far crescere i nostri atleti. Stiamo già pensando alle Olimpiadi di Tokyo.
D. Il Canoa club kayak Valstagna è da anni un fiore all’occhiello di questo sport.
R. Sì, ma non sono io a scoprirlo. Finora è stato il più importante centro sportivo della canoa a livello nazionale, nei prossimi 4 anni mi impegnerò perché diventi tale anche a livello federale. Valstagna diventerà il primo centro Federale per le attività giovanili nell’ambito della canoa e slalom.
D.Lei ogni tanto si concede un giro in canoa?
R. Diciamo quando ho tempo: la canoa è una passione e cerco di mantenerla. Io vivo a Milano, quindi nel tempo libero a volte vado all’Idroscalo a fare qualche pagajata. Mi rilassa. Mi piacerebbe scendere anche tra le rapide del Brenta, spero di averne l’occasione.
D.Partecipò anche ad un’Olimpiade.
R. Si a Montreal, nel 1976. La mia specialità era il K4, dico però con la massima schiettezza che non ci furono grandi risultati, arrivammo alle semifinali. Diciamo che mi riesce meglio ciò che sto facendo ora.
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