Nico Bertoncello dedica una poesia al soldato ebreo Eli Vogel caduto nella Grande Guerra

La Grande Guerra è stata una sanguinosa morte con la Falce, in cui soldati di ogni lingua e di ogni etnia sono morti sulle nostre montagne.

Nicola Bertoncello mette in rilievo il caso di un soldato ebreo, Eli Vogel, morto il 26 agosto del 1918 e ricordato da un cippo in lingua ebraica.

Tale cippo è posto al confine tra il Comune di Enego e di Cismon del Grappa, proprio all’inizio del sentiero della Piovega che porta a Enego, in località Cornale, vicino al fiume Brenta, al confine con il comune di Cismon.

Bertoncello è anche un poeta e, per questo, al soldato caduto ha dedicato una poesia che ha deposto vicino al cippo, come egli stesso racconta in una lettera indirizzata al Giornale di Vicenza: “Mani gentili le hanno trovato un piccolo espositore, così ora è ancora in bella vista vicino al cippo”.

Riportiamo la poesia pubblicata nelle lettere al giornale:

DOVE SCORRE IL FIUME (a Eli Vogel soldato ebreo morto il 28-8-1918)

Proprio qui dove scorre il fiume
hanno scritto fine ai tuoi giorni.

Colpito ancora prima dei campi
di Auschwitz o di Dachau
da una pallottola che ti ha lasciato
ai piedi del sentiero erto
che ti portava nell’anima del bosco.

Fatica e sudore nel pieno dell’estate
di una guerra dura a morire,
che sarebbe finita a novembre,
ma non ti hanno lasciato il tempo
di vedere sbocciare la pace
perché l’odio non conosce segreti
e colpisce con artigli d’aquila.

Ora davanti questo cippo sperduto
posto ai piedi della Piovega,
in un andare tra pietre che portano
alle terre alte di Enego,
mi fermo per una preghiera
che accompagni il sonno lungo dell’anima
e la fine di una vita di tormenti.

Lontano dall’abbraccio di un cimitero,
come tanti altri soldati sperduti
nelle trincee soffocate dal sangue,
mani premurose come carezze di vento
ti hanno lasciato un nome, una data
e la stella diDavide per l’eterno riposo,
ma senza un briciolo di storia.

Peccato, non c’è nemmeno un fiore
al segnale del tuo unico ricordo.