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San Nazario chiude l’ultimo negozio di alimentari quello di Rita Scotton

E’ il segno dei tempi o forse la Nemesi dei tempi nuovi , ma tant’è a questo oramai ci siamo abituati. I piccoli negozi semplicemente scompaiono come il caso del negozio di alimentari di Rita Scotton che si trovava in centro a San Nazario, il Mini Market di Rite e Livio . Rita ha 69 anni e ha tenuto aperto il negozio di famiglia fino a sabato 30 dicembre 2017. Con l’anno nuovo San Nazario non avrà più un negozio di alimentari. E’ stata una giornata di addio con i i clienti abituali che la andavano a salutare e ringraziare anche con qualche piccolo dono. Era l’ultima bottega aperta altre avevano già chiuso . Solo i negozi lungo la statale della Valsugana rimangono in alcune casi aperti , grazie al traffico delle auto. Ma in centro ha chiuso anche la macelleria e anche la tabaccheria. Rita aveva cominciato a fare la bottegaio a 12 anni e lo ha fatto per 57 anni : «Abbasso la saracinesca per l’ultima volta dopo 57 anni di attività, con l’orgoglio e la tristezza nel cuore, ma anche con gli scaffali tutti pieni, per servire al meglio anche l’ultimo cliente, come mi hanno insegnato mio padre e mio nonno, tra i primi commercianti della Valle, dai quali ho ereditato l’attività e la grade passione per questo lavoro»Qui dentro c’è tutta la mia vita . Mio nonno aveva aperto un negozio di frutta e verdura, poi mio papà ci ha aggiunto il pane e io tutti gli altri prodotti. Non avrei mai voluto fare nessun altro lavoro. Servire gli altri, portare loro quello di cui hanno bisogno è una delle poche cose che mi rendono felice
Ormai San Nazario è diventato un paese fantasma – spiega Rita, con le lacrime agli occhi -. Io e mio marito Livio abbiamo fatto di tutto per combattere la crisi economica, ma non è bastato. Ci è mancato il sostegno delle amministrazioni comunali, e in particolare una politica per tenere vivo il paese: se fossi più giovane combatterei, ma ormai devo abbandonare». «Speravo di riuscire a passare l’attività a mia figlia – prosegue la negoziante -, ma facciamo fatica a portare a casa “il pane” per noi. Gli anziani muoiono o vengono portati in casa di riposo, le tasse da pagare sono sempre di più, gli aiuti sempre meno. Noi ci abbiamo sempre tenuto a lavorare bene, con prodotti freschi e di qualità, facendo le consegne a domicilio per chi lo richiedeva. Eppure entra sempre meno gente, i giovani abbandonano la Valle. E purtroppo ci siamo dovuti arrendere anche noi Non voglio essere polemica, ma non è stato fatto niente per sostenerci – spiega Rita -. Nessun amministratore è mai entrato qui dentro, nemmeno a prendere un pezzo di pane. Hanno permesso agli ambulanti di passare in paese per una mattina a settimana, organizzando le corriere gratuite per andare al mercato a Valstagna. Si fa presto a perdere introiti, soprattutto quando sono già bassi. Il fatto è che così stanno facendo morire il paese, è proprio questa la cosa che mi dispiace di più.

rita scotton e il marito da ilgiornale di vicenza

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